randommemories(05)

Tra lembo e lembo ancora. I luoghi comuni e l’individuale che si radicalizza. Sputtanamenti e riserve. Il buono azzardato, concesso, quello vantato e negato.  Il semplice, il semplificato. L’asimmetria immobile dei nostri posti. Comporre da dentro la gabbia dei padri  e, però, pensarsi nel caso. I segreti, i gèni. Il turbine vorace, il fondo, intoccabile. Il particolare e l’immenso, solitudine estrema. INFINITO, ridetto. Tacersi dichiarazioni già fatte. L’implicito continuo, l’indovinato e il serbato. E senza mai smettere di ridefinire sé – per scansare l’Altro, di necessità. Finalmente spogliarsi, e il corpo tutto scritto. Va a fuoco l’orlo dello strappo.

4 pensieri su “randommemories(05)

  1. Mi piace come scrivi. E mi piace anche l’immagine che hai scelto, mi ricorda american beauty, e tutto quello che sottende il sacchetto che vola e il perdersi dietro un oggetto e la sua epifania. Mi ricorda tanto me, quando ho aperto il blog tanto tempo fa, tipo cinque anni fa, che riuscivo a dire e non dire, essere ermetica, e scrivere bene. Bel blog, complimenti. 🙂

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