Insonne.6

È leggerissima la tua mano sopra la mia mano, sul tuo petto, non ha peso. Come può essere possibile.. Il suono da fuori è fastidioso, chiudo la finestra, ché già è domani lì, in mezzo alla frescura densa, ed è meglio non pensarci ancora a come anche domani mi dovrò difendere. È che capita intorno spesso, vicinissima, quella me che chiede pane-al-pane-e-vino-al-vino, ammette solo il fatto, o il detto. Lei insinua che il sentire è in fin dei conti indotto, sempre un poco falso, auto-inganno insomma. È una tale lotta.
Scorre, la notte, come al di qua del finestrino d’un treno, e s’incastra su paesaggi-meraviglie schizzati fuori dagli occhi e dal fremito. Aneliamo al mondo, stanotte, a un qualche destino, a curve lente che reciproche si raccolgano in fine, poi a un discorso, il più facile di tutti – incarnarlo di più.
L’aria qui dentro punge ancora del vino esagerato ingollato nella sera a Treviso, quel gran galà di calzini lunghi e acque veloci, assorbenze e lucentezza, tra tutti loro e il Pinot nero giusto per cominciare, pari a lamina vitrea, tagliente, formidabile abbattitore di resistenze: per divisione e caduta, fulminea. Forse era già, domani.
Il crepuscolo pulsa dalle fessure scelte e io lascio la stanza, seguo l’odore finché diventa diverso, migliore, preciso. Lo decifra una storia di gioie centellinate, tutte tra te che hai ammesso l’immenso e me che ho risolto il tempo, il che è possibile, questa volta che sogno senza che dormo.

11 pensieri su “Insonne.6

    1. oh, se riuscissimo ad attingere più spesso alla riserva di tutte le dolcezze che ci sono donate! Grazie per il feedback, Mela..

  1. a limine sconfinare… l’immensità incorporata… lucida veglia tra realtà da sogno, sogni di realtà… attimi d’eterna durata…
    Di lotta percettiva trasognando, “forse era già, domani”?

    1. (domani è ogni ieri, ogni adesso) E’ questo “a limine sconfinare” che ci congiunge, lucidi e reciproci. Grazie per i tuoi ganci al profondo, Dora.

  2. gelsobianco

    “Lo decifra una storia di gioie centellinate, tutte tra te che hai ammesso l’immenso e me che ho risolto il tempo, il che è possibile, questa volta che sogno senza che dormo.”
    Molto bello questo tuo dire.
    Prendere le dolcezze che ci sono donate e attingerne…
    Lucida realtà in momenti particolari, attimi eterni…

    Grazie, cara.
    gb
    Buona serata

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