La cittá a quest’ora – è l’ora di cena, pressappoco, ed è buio fatto – m’ha sempre dato questa sensazione come d’un tonfo da ogni dove e ripetuto, ripetuto. Tuttavia, tutte le volte è inaspettato. È un colpo di vento sul soffione maturo, liquido torbido sopra l’acquarello, tutto il posto del mondo liberato alle mie paure. A Treviso, poi, stasera, ogni passo mi racconta quel volo di scarpa nel dirupo.