Pure tutto quest’incanto ti perdi: è giunto qui dallo stringersi, lì fuori, delle più comuni forme ai primi bagliori, e poi a luci rare, stupefacenti. I crepuscoli, dal viaggiare di un treno, vengono e vanno rapidi sempre: sotto quasi ogni aspetto, inattesi. Si ricolmano di fluidi nuovi, di argenti, del vibrare dei corpi sotto le facce esangui nei vagoni, del sonno che tentenna tra programmi e sconti.
E’ arrivato trafiggendo il vetro, l’incanto. Poi ha rotto una goccia, lo sterno, due falangi, lacerato un lembo di gonna, la manica, i palmi. Ed è così che s’impiglia qui, il mondo, tra vicinissime coppie di scarpe, di piedi, mentre nell’allerta, un poco distratti, noi ci facemmo spazio senza sfiorarci.
Molto bello! Come sempre, del resto
🌻
Se ho tempo, ti creo un video..bell’apporto!
❤️
Ho un’ ospite in casa, ma se posso oggi lo appronto
Ecco il pupo
un pezzetto di specchio ulteriore. Grazie Marzia!
🙂
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