Si ritrovò ancora a dirgli cose rovistandosi il ventre col coltello, fino a un osso. Però lo fece da sotto il cappotto, ché c’era gelo: non aveva alcun senso stavolta l’esporsi. Che sia l’atroce interiore a inchiodarci sul posto, lei lo pensò soltanto. Lui non chiedeva come stai, quasi mai. E se l’altro non conta oltre la misura in cui t’incrocia, allora nessun muro conta. Se non conta il tempo, nemmeno conta se una vita ristagna, né se va persa la faccia che ognuno ci ha messo. Continua a leggere “Poi ci siamo noi”
Categoria: incontri
Passeggiata
(La notte vasta, i passi lenti, brevi – pigri, i miei, e lo sguardo pure.
Dimmi da dove venivamo, ché vedo più niente).