Fannì era il nome vero di una delle donne che si era a lungo portata nel cuore e non soltanto per via degli occhi blu – o forse erano violacei, sì, insomma: non così comuni. Era stata catturata anche dal rosa vivido delle sue guance: esaltava il pallore generale, aggiungeva grazia a le minuscole lentiggini sul naso e il sorriso generoso. Continua a leggere “Fannì”
Categoria: racconto
Sera
Ecco, il crepuscolo sta arrivando su tutto, sul rosa della malva fiorita, lì, e sul mio geranio parigino, qui – è rosso sangue, e la dice lunga. S’increspa tra i suoi petali a cuore, poi aderisce alla palmatura delle foglie e un poco le chiude. Continua a leggere “Sera”
Passeggiata
(La notte vasta, i passi lenti, brevi – pigri, i miei, e lo sguardo pure.
Dimmi da dove venivamo, ché vedo più niente).
Gina & Marieta (1° maggio)
Resti lì tu adesso. Non ti tiro su, no – aveva parlato al suo bastone, che era scivolato a terra. Da quando s’è rifatta l’anca, ed è già più di un anno, Gina ha dovuto adottare Ménego – così lo ha ribattezzato. Però, solo per sentirsi più sicura, dice, certo non perché non sia buona a camminare senza di lui. Non appena può, infatti, se ne libera. L’aveva appoggiato al vecchio prugno poco prima, fermandosi a chiacchierare e gustandosi il poter abbandonare un poco il suo mezzo busto al punto di contatto tra la spalla sinistra e il tronco drittissimo e regolare dell’albero, tirato su con cura e sapienza, quella volta.