Passi oltre l’abbaiare che arriva da una cucina al piano rialzato. Gli scuri semichiusi, le zanzariere giù, le finestre aperte sul tanfo di casa, Continua a leggere

Passeggiata
Gli salta agli occhi la compostezza dei tronchi sottili sotto le chiome vaste degli oleandri bianchi, che s’alternano alle palme altissime oltre la moltitudine di stelle della siepe di pitosforo nano. Luigino adora la flora spontanea, Continua a leggere
Il problema dei fiori veri è l’acqua
Con un passo mal posto smuovo il manto marrone di aghi di pino, in un’aiuola, e mi sembra di cambiare l’assetto di cose fondamentali, scomporle, osso compreso: Continua a leggere
Plateatico, Patti.
Gira un soffio scuro, segue la minaccia del temporale che aveva stagliato una luce gialla alle spalle di lei, nere di cotone grosso, la pelle chiarissima sotto i fori della lavorazione, il filato semilucido – vorrei indossarla io una cosa così, sto morendo di freddo.
SAI CHE HO LAVORATO VENTIDUE ANNI PER UNA FAMIGLIA? Lui era rimasto in silenzio; Continua a leggere
Per-dove.7
Il viaggio continua, quotidiano. Riparte tra le gocce verde rame del primo mattino e si svolge tutto nell’oro che quasi liquefà caviglie e ginocchia alla fine: a sera, Continua a leggere
Per-dove.5
Tuonava. Aveva smesso di piovere da più di mezz’ora e pareva stesse schiarendo. No, invece. Continua a leggere
Per-dove.3
L’aria quando sa di pioggia è una carezza sulla nuca, un bacio sopra agli occhi chiusi, promessa che si basta – di un passaggio, Continua a leggere