Poi ci siamo noi

Si ritrovò ancora a dirgli cose rovistandosi il ventre col coltello, fino a un osso. Però lo fece da sotto il cappotto, ché c’era gelo: non aveva alcun senso stavolta l’esporsi. Che sia l’atroce interiore a inchiodarci sul posto, lei lo pensò soltanto. Lui non chiedeva come stai, quasi mai. E se l’altro non conta oltre la misura in cui t’incrocia, allora nessun muro conta. Se non conta il tempo, nemmeno conta se una vita ristagna, né se va persa la faccia che ognuno ci ha messo. Continua a leggere “Poi ci siamo noi”

oggi gennaio

Il solito argine, cerchi nell’acqua, un gatto, il suo sguardo agganciato a un punto lontano, stufato di verza da una casa di fianco, tutta la noia dentro la cuccia vuota del cane e il gonfiarsi lento di  quasi tutte le forme qui fuori: di questo racconta oggi gennaio, livido ben più di ieri. Lasciare, rinascere, darsi, perdere, andare: abbiamo puntinato l’intorno di vuoto. Continua a leggere “oggi gennaio”