E ci sono tutte le piume di un paio d’ali – aperte, lì fuori – a togliermi peso in questo continuo giro verticale tutto interno a un’assenza, arresa a un tetto di rame che quando il corvo v’atterra – oh, quel frastuono, e tu che trasali – pare mio il salto: all’inferno, che non so più se è dentro ancora o, invece, ormai fuori – di me.