Carezza

Un velo, la palpebra stanca. Riposa, non guardare, che importa se vedi o non vedi. Sono io, la sai la mia faccia. E poi una madre riconosce i suoi figli già solo dall’aria che muove la mano quando sale su al petto dal fianco. Te la spengo, la luce.

Indovinasti il mio braccio, comunque, per una carezza. Una sola, pianissimo. E fu un’intera storia di abbracci – non ce li siamo dati, mai.

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